Il 30 giugno si è tenuto il nostro terzo webinar Innovazioni nel calcinaio depilativo eco-sostenibile, un momento di approfondimento sulle recenti innovazioni ed applicazioni nel processo conciario di depilazione o calcinaio.

 

Il webinar è stato introdotto da Edoardo imperiale che ha ricordato l’impegno di SSIP nell’innovazione e nella sostenibilità, ricordando che all’interno della stazione è appena stato aperto un nuovo dipartimento sulle biotecnologie conciarie.

La parola è poi passata a Marco Nogarole, Responsabile Tecnico e dei Servizi alle imprese del Distretto di Arzignano, che ha esposto il suo contributo scientifico sulle nell’ambito del calcinaio depilativo.

 

Attualmente, la maggior parte delle industrie utilizza il metodo della depilazione riduttiva con solfuro, che se da un lato risulta affidabile ed efficace, dall’altro notoriamente si rivela piuttosto impattante a livello ambientale, sia per le esalazioni rilasciate nell’aria, a causa dei fumi tossici prodotti dall’acido solfidrico, sia per la grande produzione di scarto non recuperabile.

L’obiettivo dello studio esposto è quello di trovare una soluzione alternativa per ovviare a questi inconvenienti, oltre che a disporre un processo depilativo non distruttivo che permetta di ottenere un minor gonfiamento, evitare la decalcinazione, che non necessiti di ambienti speciali dedicati, e che permetta di recuperare e riutilizzare il pelo non idrolizzato e perciò ancora intatto.

Marco Nogarole ha approfondito la depilazione con recupero, spiegando scientificamente come questa intervenga sulla parte del follicolo del pelo fino al bulbo e sullo strato Malpighiano di giunzione tra derma e epidermide, la zona della pre-cheratine.
Ha esposto le diverse tecniche e sperimentazioni di depilazione ossidativa, soffermandosi su quella con percarbonato di sodio che attualmente è la tecnica che riesce ad agire con pH basso, senza bisogno di aggiungere soda e col vantaggio di non produrre esotermia e corrosione. Ha poi approfondito il ruolo dell’ attivatore TAED, che garantisce maggiore efficacia e stabilità chimica al processo, pur ad un prezzo accessibile e una maggior biodegradabilità.

 

In conclusione ha portato diversi esempi pratici ed ha esposto i possibili vantaggi e utilizzi del pelo recuperato dopo la depilazione, che diventa non più uno scarto industriale, ma un utile sottoprodotto animale recuperabile in varie e molteplici applicazioni.

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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