Il secondo incontro con “Il punto di Assomac” ci porta sulle opportunità dell’economia circolare, un modello economico che potrebbe ridurre molte problematiche, come lo spreco di risorse e l’impatto ambientale.

 

In un mondo in cui il consumo di risorse è sempre più insostenibile, l’economia circolare è un investimento strategico. Insieme, l’industria globale dell’abbigliamento e delle calzature rappresenta circa l’8% delle emissioni mondiali di gas serra. In questo contesto, dato valore 100 alle emissioni del settore in tutta la sua catena del valore, l’abbigliamento ne produce per l’83%, mentre le calzature il 17%.

 

In media, ogni cittadino del mondo consuma 11,4 kg di abbigliamento all’anno. Questo produce emissioni pro capite di CO2 di 442 kg, circa la stessa quantità emessa durante la guida di un’automobile per oltre 2.400 km.

Dalla necessità di superare il sistema lineare nasce l’economia circolare, che si fonda su tre pilastri: preservare il capitale naturale utilizzando il più possibile risorse rinnovabili, ottimizzare l’uso delle risorse, e minimizzare le esternalità negative. Oltre ai benefici ambientali, ci sono due effetti prevedibili: da un lato, la creazione di nuovi posti di lavoro grazie allo sviluppo dell’industria del riciclo e dei servizi, che sono maggiormente intensivi in lavoro rispetto all’estrazione e produzione di materie prime; dall’altro, un cambiamento nella composizione del commercio con una riduzione dell’export di materie prime, e un maggiore sviluppo dei servizi.

 

Per l’Europa l’economia circolare costituisce quindi un’enorme opportunità. Primo, perché permette di ridurre l’importazione di materie prime, secondo perché l’economia circolare può creare 700 mila posti di lavoro addizionali, con benefici maggiori per i servizi, le utility, la gestione dei rifiuti e il recupero di materiali e componentistica.

 

Fonte dati

 

https://quantis-intl.com/report/measuring-fashion-report/

 
 

Gaetano Amatruda

 

Ufficio Stampa SSIP

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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