Il 6 e 7 ottobre 2020 si è tenuta la riunione della Commissione di Normazione Europea CEN/TC 289 Leather in modalità web, come ormai avviene dall’inizio della pandemia. La commissione svolge i propri lavori in collaborazione con la commissione internazionale ISO-IULTCS e si occupa di normazione e linee guida (EN, ISO) per tutto ciò che riguarda il settore cuoio; al suo interno sono rappresentati tutti i paesi attraverso i propri esperti nei quattro gruppi di lavoro in cui è articolata (WG1 metodi chimici, WG2 metodi fisici, WG3 metodi solidità, WG4 specifiche tecniche sull’uso del cuoio e terminologia).

 

Gli argomenti trattati nel meeting sono stati numerosi, soprattutto per ciò che riguarda I metodi chimici.

 

La novità più rilevante, da questo punto di vista, è stata la creazione di un Ad Hoc Group che si occuperà della standardizzazione dei metodi per i prodotti chimici per conceria.

 

La nascita di questo nuovo Gruppo scaturisce dall’evoluzione del panorama dei controlli analitici che interessano la filiera conciaria: infatti, tradizionalmente, la verifica della conformità rispetto alle sostanze chimiche indesiderate, identificate da regolamenti comunitari od internazionali (es. Reach, CPSIA) o capitolati privati (tipicamente sviluppati dai brand), si è sempre concentrata sul prodotto finito, ovvero sul pellame prodotto in conceria o sul manufatto in cui viene trasformato. L’attività di standardizzazione ha ben supportato questa necessità di robustezza del dato analitico, ed infatti ad oggi i metodi normati che riguardano le analisi chimiche sul cuoio sono circa quaranta.

 

Negli ultimi anni si è palesata una nuova esigenza: infatti alle concerie vengono sottoposti sempre più frequentemente MRSL (Manufacturing Restricted Substances List) da rispettare, ovvero viene loro richiesto che all’interno della catena produttiva certe sostanze o non vengano utilizzate del tutto o che la loro concentrazione rimanga sotto una soglia massima. Quindi ciò sposta il controllo analitico da Product (pellame) a tutti i prodotti utilizzati per realizzarlo: in questo campo, però, esistono solo due metodi di analisi ufficiali (ISO/EN) e specifici, qualche metodo del cuoio utilizzabile ufficialmente per i prodotti, mentre tutto il resto dei metodi non è ancora normato.

 

Con l’obbiettivo di colmare questo gap è stato creato nel corso del 2017 il gruppo “GL01 Prodotti chimici” all’interno della Commissione di normazione italiana UNI CT/013 “Cuoio, pelli e pelletteria”. A fronte del lavoro cominciato da questo gruppo di lavoro, da parte italiana è nata l’esigenza, e quindi la proposta, di creare un analogo gruppo a livello europeo focalizzato su questa tipologia di metodi a cui sottoporre le proprie proposte, in modo da portare a livello globale il processo di normazione. Un gruppo di questo tipo necessita, come quello italiano, sia dell’espertise di tecnici dei laboratori che siano in grado di sfruttare al meglio le potenzialità degli strumenti analitici, sia quello di esperti dei prodotti chimici che conoscano bene i prodotti nella loro composizione e caratteristiche chimico-fisiche, e che quindi siano in grado di suggerire i migliori approcci analitici nella fase di estrazione dell’analita dalla matrice, prevedibilmente estremamente complessa e diversificata.

 

Quindi, durante la riunione plenaria, da parte dell’Italia (UNI) è stata fatta formale richiesta di costituzione di un nuovo gruppo di lavoro all’interno della CEN/TC 289 specificatamente dedicato allo sviluppo dei metodi analitici per i prodotti chimici per conceria. Considerando che la mole del lavoro da fare è notevolissima – vista anche la richiesta di restrizione Reach pendente sui sensibilizzanti nel tessile/cuoio che allungherebbe ulteriormente la lista di metodi da standardizzare sia sul cuoio che sui prodotti – la richiesta italiana è stata quella di creare un gruppo scisso dal WG1 (chemical methods) considerando che già con i soli metodi per cuoio il WG1 è sovraccarico di lavoro.

 

Nel corso della discussione su questa proposta si sono delineate anche posizioni contrarie da parte di alcuni colleghi europei che hanno sostenuto che WG1 può farsi carico anche di questa incombenza, e che, in ogni caso, sarà piuttosto difficile fare iscrivere nuovi esperti alla commissione di normazione.

 

Si è infine arrivati ad una soluzione di compromesso, ovvero verrà costituito, per un anno, un Ad Hoc Group all’interno del WG1, di cui la Dott.ssa Tiziana Gambicorti della Stazione Sperimentale sarà Project Leader.

 

Durante questo periodo l’AdHoc si dovrà organizzare e tra un anno, al prossimo meeting plenario, si valuterà se dovrà rimanere un sottogruppo del WG1 o si potrà organizzare come WG a sé stante.

 

L’ Ad Hoc Group ha, ufficialmente, questo scopo:

 

  • Arruolare esperti specifici sui chemicals
  • Definire la connessione con IULTCS per usufruire del Vienna Agreement, in caso sia creato un WG specifico
  • Definire uno scopo distinto, responsabilità e programma di lavoro sui metodi per i chemicals per l’industria conciaria da elaborare

 

La Chairman del WG1 riporterà nel prossimo meeting plenario di ottobre 2021 i risultati raggiunti per valutare l’eventuale formazione di un nuovo Working Group.

 

Tutti gli esperti che non facciano già parte delle commissioni di normazione, ed interessati a partecipare, possono mettersi in contatto con il Servizio Normazione (t.gambicorti@ssip.it) per ulteriori dettagli.

 

Dott.ssa Tiziana Gambicorti

 

Responsabile Ufficio Normazione Esperto commissioni Cuoio UNI, CEN e ISO-IULTCS

 
 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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