Materiali compositi a base di rifiuti solidi (rifili) per una maggiore sostenibilità nell’industria conciaria

 

La concia della pelle è un processo antico che consiste in una serie di trattamenti chimici e fisici capaci di convertire la pelle naturale in prodotti di pelle finita. Questa conversione comporta la generazione di diversi tipi di rifiuti liquidi, solidi, senza considerare le emissioni di gas nell’atmosfera (1).

Ogni anno vengono generati circa 6 milioni di tonnellate di rifiuti solidi, il che porta a notevoli questioni legate principalmente alla sostenibilità del processo: economiche, ambientali e sociali (2). Nello specifico, durante il trattamento di rifilatura, si producono notevoli quantità di residui solidi di pellame finito, che, se non nobilitati, sono considerati scarti. Le soluzioni di smaltimento tradizionali, come le discariche e l’incenerimento, hanno notevoli riscontri negativi: elevata richiesta di suolo, consumi energetici importanti, necessità di ulteriori trattamenti, produzione di altri rifiuti ed emissioni in atmosfera (3).

 

Una gestione sostenibile dei rifiuti, ispirandosi ai principi dell’economia circolare, può rappresentare una soluzione concreta per affrontare i pesanti impatti delle industrie sull’ambiente, sull’economia e sulla società, contribuendo allo sviluppo degli obbiettivi di un’economia più sostenibile (4). Un riciclo efficiente dei rifiuti solidi può significare non solo il superamento di problemi ambientali, ma anche garantire la crescita economica e sociale, creando nuovi posti di lavoro e riducendo la dipendenza dalle materie prime o dalle esportazioni.

Tra le alternative, le fibre di cuoio rigenerate possono essere prodotte da scarti solidi di pelle conciata, in particolare trucioli o rifilature di pelli conciate al cromo, al vegetale o di altra natura (CER 040108, CER 040199), residui di calzaturifici e processi di finitura (CER 040109) (5). Una possibile soluzione è la preparazione di nuovi compositi a base di rifili di industrial conciaria, soluzione a fine vita per i residui di rifilatura. Il principio è mescolare, in apposite macchine tecnologicamente avanzate, scarti di pelle, fibre vegetali e leganti naturali come biopolimeri o resine. I prodotti finali possono essere introdotti nei mercati come quello di bioedilizia, come materiale fonoassorbente, isolante e traspirante; in mobili e tappezzeria per sedili, pareti per la casa, elementi estetici e funzionali; o prodotti e accessori per l’industria della moda e delle calzature, come solette e accessori.

 

 

L’efficacia del riciclo di materiali può essere misurata attraverso il PEF (Product Environmental Footprint,). Il documento PEF misura l’impatto sull’ambiente dei flussi di materia/energia, delle emissioni e dei flussi di rifiuti associati a uno specifico prodotto. Nel 2013 la Commissione Europea ha pubblicato la metodologia Product Environmental Footprint (PEF), a misurazione basata sul ciclo di vita delle prestazioni ambientali dei prodotti (6). Attraverso l’elaborazione di un documento PEF è possibile stimare la misura della performance di sostenibilità dei nuovi prodotti a base di rifiuti sulla base degli impatti ambientali. Un altro indicatore meno conosciuto, ma molto importante, per il monitoraggio della sostenibilità di un prodotto è la certificazione Social Footprint. Lo scopo di questa valutazione è quella di coinvolgere il consumatore in scelte di acquisto più consapevoli e supportare le organizzazioni ad una comunicazione trasparente al mercato, stimolando all’impegno di miglioramento delle condizioni etiche e sociali della filiera produttiva e di informare sulla localizzazione di fornitori e attori coinvolti nel processo di produzione finale del prodotto. Coniugare l’Environmental e Social Footprint ha come obbiettivo finale la valutazione di una vera e propria impronta sociale e ambientale del prodotto preso in esame, in questo caso un composito riciclato.

 

Quest’anno, la SSIP ha presentato un progetto al Young Leather Scientist Awards 2022 che mira a sviluppare una nuova tecnologia per il riciclo e il trattamento di una parte dei rifiuti solidi dell’industria conciaria. Nello specifico i rifili, che ad oggi non appartengono alle categorie già servite dalla fornitura consorzi di filiera, saranno trattati con fibre naturali e biopolimeri per la creazione di compositi a valore aggiunto in qualità, dell’affidabilità e performance. Inoltre, l’efficacia di questo nuovo processo e del nuovo prodotto composito di riciclo sarà valutata mediante indicatori non solo ambientali come la PEF ma anche sociali con l’obbiettivo di avere un quadro più completo di misura della sua sostenibilità.

Il premio Young Leather Scientist Awards viene conferito dal Comitato Esecutivo della IULTCS a tre giovani scienziati, di età inferiore ai 35 anni, per progetti di ricerca nelle categorie: Leather Research, Machinery/ Equipment e Sustainability. La dichiarazione del comitato IUR: ‘La base ottimale per un’industria della pelle sostenibile è un articolo in pelle ad alte prestazioni e un’immagine positiva del processo di produzione della pelle. Lo sviluppo di una tecnologia di best practice, il miglioramento continuo del processo di produzione della pelle e lo sviluppo di sostanze chimiche ecologiche all’avanguardia sono le chiavi del successo. Questi devono essere supportati da solidi processi scientifici e innovazione imprenditoriale. L’obiettivo dell’IUR è incoraggiare progetti di ricerca globali e stabilire piattaforme tecnologiche per soddisfare questi requisiti’.

 

Bibliografia:

  1. Famielec, S. Chromium concentrate recovery from solid tannery waste in a thermal process. Materials, 13

(2020).

  1. Rajamani, S., Chen, Z., Zhang, S. Recent developments in cleaner production and environment protection in

world leather sector. XXX Congress Int. Union Leather Technol. Chem. Soc. (2009).

  1. Marques, R.R.N., Stüber, F., Smith, K.M., Fabregat, A., Bengoa, C., Font, J., Fortuny, A., Pullket, S., Fowler.

G.D., Graham, N.J.D. Sewage sludge-based catalysts for catalytic wet air oxidation of phenol: Preparation,

characterisation and catalytic performance. Applied Catalysis B, 101, 306–316 (2011).

  1. THE 17 GOALS – Sustainable Development. Department of Economic and Social Affairs.
  2. Ding, C., Zhang, M., Dai, L., Qi, Y., Shi, R. Fabrication and Characterization of Regenerated Leather Using

Chrome Shavings as Raw Materials. JALCA, 112 (2017).

  1. Lehmann, A., Bach, V., Finkbeiner, M. Product environmental footprint in policy and market decisions:

Applicability and impact assessment. Integr. Environ. Assess. Manag. 11, 417–424 (2015).

 

 

 

 

A cura di

 

Ing. PhD. Bianca Maria Bresolin

Tecnologo di Ricerca SSIP

 

Pubblicato il: 12 Gen 2023 alle 10:50

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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