La Cura del dettaglio: il lavoro delle mani per le mani

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La creazione e costruzione del guanto di pelle si articola in più fasi di lavoro ben distinte.

 

 

 

Messa in umido: le pelli vengono inumidite per renderle più morbide, elastiche e maneggevoli. La messa in umido si effettua avvolgendo diverse pelli in una tela resistente, per il tempo necessario affinché la pelle assorba la giusta umidità.

Raffinatura o dolaggio: consiste nel togliere con uno speciale coltello, a mano oppure a macchina (oggi viene effettuato solo a macchina), i residui di «carne» ancora presenti sul rovescio della pelle (se utilizzata da fiore); oppure nel rimuovere il fiore (se le pelli vengono utilizzate come suède o scamosciato) e nello stesso tempo togliere, senza compromettere la robustezza della pelle, le disuguaglianze di spessore eventualmente presenti.

Assegno: consiste in una accurata selezione delle pelli, valutando il numero di paia di guanti ricavabili da ogni pelle, tenendo presente il tipo di guanto da produrre.

Creazione della passa: consiste nel riunire un certo numero di pelli dall’insieme delle quali si possono confezionare guanti con le medesime caratteristiche e lavorazioni, alla quale si assegna la passa.

Taglio del pezzo principale e del pollice: consiste di quattro operazioni principali: spezzo, smasso, messa a calibro o spacco, e rifilatura.

Il tagliatore controlla il peso, la qualità e il colore dei pollici, e corregge eventuali accoppiamenti non corretti, che devono essere assolutamente omogenei.

Spacco: si esegue alla pressa con apposito calibro che spacca il pezzo principale, il pollice ed eventualmente le forchette e gli spighetti. Nel corso dell’operazione, sugli smassi e corrispondenti pollici vengono stampigliati a secco i numeri da 1 a 60, corrispondentemente al numero della passa dalla quale provengono.

Timbratura col marchio di fabbrica e della taglia.

Forchette: questi pezzi vengono ricavati dai ritagli di pelle, dopo il taglio del pezzo principale e dei pollici

Finimenti: scollette, bordini, spaccatelle, coretti, sottostanti e spighetti sono tutti pezzi accessori che si ricavano dai ritagli di pelle dopo il taglio delle forchette.

Cordoni: sono piegoline a rilievo cucite a mano o a macchina, sulla parte del guanto che copre il dorso della mano. I cordoni rientrano tra le fantasie del guanto, che comprendono inoltre l’esecuzione di ricami, fori, applicazione di accessori in pelle, tessuto, fibbie metalliche, strass, ecc.

 

Assortimento: consiste nel riunire i pezzi principali ed i pollici di ciascun paio di guanto, utilizzando il numero progressivo stampigliato al momento dello spacco e scegliendo a colore e spessore, per ciascun paio, le relative forchette, i bordini, gli eventuali spighetti.

Cucitura: a punto piquet, strock, sellaio, cucitura a mano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foderatura: la maggioranza dei guanti prodotti hanno al loro interno una fodera (le più diffuse lana, seta, cashmere) che vengono applicate in questa fase con l’ausilio delle apposite mani metalliche.

Orlatura dell’estremo lembo del guanto;

Applicazione dei bordini alle asole e fenditure ed eventuale impuntura dei coretti.

Cucitura dei sottostanti per l’applicazione dei bottoni.

Posa dei bottoni semplici od a pressione

Apparecchio: stiratura a caldo del guanto sulla mano metallica elettrica, ed eventuale lucidatura per ridare al guanto la naturale brillantezza della pelle.

Visita finale di controllo, durante la quale si garantisce il corretto svolgimento delle fasi precedenti.

Segue la scelta dei guanti per qualità, la selezione per numerazione e il conseguente impacchettamento ed imballo.

 

Rispetto al loro uso, i guanti affermatisi negli anni Sessanta si classificavano in diverse categorie:

l) Guanti da passeggio o comuni: da donna e da uomo di lunghezza limitata, solitamente corti in modo da coprire la mano fino al polso. In questa stessa categoria possiamo comprendere anche il guanto classico a sacchetto, a tubo, il guanto a soffietto con lunghezza svasata e cinturino al polso. Ci sono poi i guanti comuni con fodera di tessuto di lana, cotone, seta o pelle di coniglio ed agnello rasato o pelle di camoscio.

2) Guanti da passeggio di lusso: per lo più da donna, di media lunghezza che coprono la mano e parte dell’avambraccio. In questa categoria si possono unire i guanti fantasia nei vari tipi con lunghezza riportata di varia forma e costruzione, ricamata o perforata a disegno, secondo le esigenze della moda.

3) Guanti da cerimonia: da donna lunghi che coprono la mano, l’avambraccio e parte del braccio. In questa stessa categoria si comprendono numerosi altri tipi di guanti che si distinguono per la loro particolare costruzione.

4) Guanti sportivi per sciatori, autisti, maneggio, boxe ecc . tipi diversi di guanti che si distinguono per la loro forma e costruzione.

5) Guanti da lavoro per operai carpentieri, edili, saldatori, meccanici ecc.

A prescindere da questa classificazione i guanti vengono distinti anche per il tipo di cucitura adottato nella confezione, e cioè cucitura a punto piqué, strock, sellaio.

 

(Carmelina Grosso, Michela Cerminara)

 

 

 

 

 

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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