Caratterizzazione dei difetti di solidità dei cuoi laminati

 

 

Il cuoio laminato rappresenta uno degli articoli più richiesti dal mercato della moda per tale motivo la stazione sperimentale pelli è spesso impegnata a svolgere attività di ricerca e peritali di supporto alle aziende di filiera per il monitoraggio dei difetti riguardanti principalmente gli aspetti di solidità della lamina superficiale. Le problematiche più diffuse riguardano l’adesività della lamina e la formazione di microfratture con conseguente “sfarinamento”.

Le lamine sono costituite, nella maggior parte dei casi, da più strati di spessore molto sottile (6 – 8 µm). Lo strato a contatto con la pelle è un fondo di colore argentato ricoperto da uno strato pigmentato che conferisce l’aspetto metallizzato all’articolo richiesto.

Le principali prove che vengono eseguite per evidenziare le caratteristiche di solidità dei cuoi laminati sono:

-Solidita’ del colore allo strofinio

-Prova con nastro adesivo

-Resistenza all’abrasione

Le prove che vengono effettuate per individuare le principali cause sono:

-Osservazione al microscopio

-Invecchiamento con calore e umidita’

-Sostanze estraibili con diclorometano

-Prove di esposizione a solventi

 

In caso di difettosità, le prove meccaniche mettono in evidenza la scarsa adesività tra le superfici di contatto tra gli strati che costituiscono la lamina, quello argentato sottostante e quello colorato sovrastante. Ciò non si manifesta, invece, quando la lamina è formata da un unico strato.

La foto 1 mostra il risultato della prova con nastro adesivo eseguita su un manufatto in cuoio laminato. La foto 2, invece, rappresenta il provino dopo la prova di solidità del colore allo strofinio.

 

La foto 3 mostra un’immagine ottenuta allo stereomicroscopio nella quale si evidenzia, in corrispondenza dei difetti, la presenza di abrasioni della lamina superficiale con evidenza delle fibre di pelle sottostanti.

La foto 4 mostra un’immagine ottenuta allo stereomicroscopio di una superficie sulla quale è stata asportata la lamina con solventi in laboratorio ed è stata riscontrata la presenza di uno strato di rifinizione poliuretanica sottostante. Dalla nostra esperienza in merito, le pelli non rifinite presentano, in generale, una migliore aderenza alle lamine.

 

 

Le osservazioni al microscopio di sezioni trasversali consentono di evidenziare le caratteristiche della lamina, nello specifico se essa è costituita da uno o più strati e nel caso di danneggiamento si può osservare l’aderenza o meno dello strato laminato al pellame sottostante (foto 5 e 6)

 

 

La determinazione delle sostanze estraibili con diclorometano ha lo scopo di individuare eventuali quantitativi anomali di sostanze di natura grassa e/o resine che generalmente provocano problemi di ancoraggio tra lamina e pelle.

In molti casi, le lamine presentano una forte tendenza alla disgregazione. Ciò viene evidenziato dal fatto che la lamina sotto un’azione di allungamento tende a frantumarsi facilmente poiché, talvolta, non manifesta la stessa elasticità della pelle sottostante oppure presenta già delle microfratture strutturali prima di essere applicata sulla pelle (foto 7 e 8).

 

 

Anche l’eventuale utilizzo di prodotti di pulizia sulla superficie dei laminati può provocarne l’indebolimento. Inoltre, condizioni termoclimatiche critiche durante l’immagazzinaggio, nel trasporto dei pellami e nell’assemblaggio degli articoli finiti, favoriscono quei fenomeni di migrazione che indeboliscono le lamine.

Tuttavia, tra i principali responsabili del danneggiamento delle lamine troviamo i solventi spesso contenuti nei prodotti utilizzati nella fase di assemblaggio degli articoli finiti, quali collanti o anche altri materiali accoppiati al pellame. Inoltre, durante l’assemblaggio dei manufatti si possono verificare condizioni di contatto con solventi anche in forma di vapori presenti nelle circostanze dell’ambiente di lavoro con conseguente indebolimento dello strato superficiale negli articoli laminati.

 

 

A cura di 

Dott.ssa Roberta Aveta – Tecnico di microscopia/servizi di diagnostica avanzata

 

Pubblicato il: 5 Mag 2023 alle 13:46

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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