Dalla collaborazione tra la Stazione Sperimentale Industria Pelli, l’impianto di depurazione Medio Chiampo S.p.a. e la Fondazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, è nato il progetto I.DE.E.
Il progetto IDEE, acronimo di Intesa DEpurazione Efficiente, nasce dall’esame di quanto avviene per i rifiuti urbani, in cui si procede alla differenziazione di quest’ultimi; si è pensato di voler applicare tale separazione, anche ai sistemi di depurazione delle acque conciarie in cui sono presenti dei flussi con sostanze inquinanti difficili da trattare e per questo motivo chiamate recalcitranti.
Il progetto ha inizio nel 2017 ed è tuttora in corso.
Nell’ambito di metodi innovativi di gestione del ciclo idrico integrato, si vuole valutare la struttura degli impianti di raccolta attuali e la loro possibile trasformazione verso trattamenti a minore impatto ambientale.
Verranno valutati sistemi di depurazione innovativi, come ad esempio l’utilizzo di fluidi supercritici (CO2 e H2O in condizioni supercritiche), o innovazioni di processi già sperimentati in ambito conciario (es. MBR, MBBR, ultra e nanofiltrazione), cercando soluzioni per gli aspetti problematici evidenziati dagli studi già effettuati, anche considerando l’impatto dei nuovi tipi di lavorazioni conciarie (metal-free), con lo scopo, da un lato, di produrre acqua depurata che possa essere riutilizzata dalle concerie, diminuendo quindi il prelievo in falda, dall’altro ricercando processi meno impattanti, rispetto agli attuali, dal punto di vista ambientale.
Il progetto è stato suddiviso in più fasi: una iniziale di caratterizzazione; una successiva di Audit tecnologico e in quella finale di creazione di Linee Guida.
Durante la fase iniziale di caratterizzazione, è stata effettuata la raccolta di informazioni inerenti ai reagenti impiegati nel trattamento delle pelli; attraverso una scheda consegnata a ciascuna conceria, si è provveduto alla raccolta delle informazioni riguardanti i reagenti impiegati nel trattamento delle pelli.
Nella fase centrale di questa attività di caratterizzazione, sono state svolte le analisi dei reflui provenienti dalle diverse fasi di trattamento della filiera di lavorazione della pelle; dopo la fase di campionamento è stata effettuata la caratterizzazione chimico – fisica dei reflui provenienti dalle fasi di Riviera, Concia, Riconcia tintura ed ingrasso, e Rifinizione. Lo scopo è quindi quello di prevedere, sulla base delle risultanze emerse da queste analisi e dalle informazioni evinte dai reagenti impiegati nel trattamento conciario, quali flussi presentano caratteristiche simili e quali azioni di pretrattamento sono necessarie intraprendere al fine di favorire il trattamento di depurazione complessivo.
Nella fase finale di caratterizzazione si vuole procedere con l’approfondimento dello studio dell’impianto del Medio Chiampo; analizzando quindi il progetto ed i dati di gestione dell’impianto del Medio Chiampo, saranno individuate le prestazioni ed i principali parametri operativi. I dati di gestione saranno integrati con misure cinetiche per vedere i valori delle principali reazioni che coinvolgono la rimozione dei macro inquinanti in rapporto all’effetto matrice dovuto alla diversa composizione stagionale dell’acqua reflua o per prevalenza di lavorazioni diverse dalle tradizionali. Con la metodologia della verifica dimensionale saranno individuate le principali criticità da risolvere per garantire continuità di prestazioni o da integrare con nuove tecnologie più performanti.
Sulla base dei dati raccolti si giungerà alla definizione dei carichi idraulici e dei flussi di massa in modo da fotografare la realtà oggetto di studio e fornire le basi per i dimensionamenti dei trattamenti di depurazione. Tali informazioni sono state quindi riportate in un documento che ha rappresentato l’azione finale di questa prima fase di studio.
Durante la fase di Audit Tecnologico si vogliono valutare le migliori tecnologie disponibili, sia quelle già presenti sul mercato in scala industriale che quelle testate solo in scala pilota. In particolare si ricercheranno sia quelle impiegabili nella specifica gestione del ciclo dell’acqua, sia quelle da impiegare a monte della depurazione ovvero nelle fasi di trattamento delle pelli. Successivamente verranno valutate le tecnologie individuate, inserite nella specifica realtà in oggetto. Verranno pertanto considerati i costi – benefici di una loro implementazione nella filiera depurativa.
Nella fase finale si vogliono identificare gli interventi da implementare nelle reti e negli insediamenti per la separazione dei flussi, delle tecnologie e filiere di processo che potrebbero essere implementate presso gli impianti di depurazione. Si analizzeranno diversi scenari di upgrading tecnologico andando a delineare una best practices di gestione del territorio replicabile per i diversi distretti conciari italiani.
Di Daniela Caracciolo
Ricercatore e referente Sostenibilità Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti
Fonte: CPMC n. 2/2018