Ridurre l’impronta chimica? Si può. L’impegno di ZDHC per la sostenibilità
Pubblicato su CPMC 1/2021
A cura di
Alessandra Tortora, ZDHC per il sud Europa
La Fondazione Zero Discharge of Hazardous Chemicals – ZDHC è un’iniziativa globale multi-stakeholder che raccoglie oltre 160 contributors del settore tessile e delle calzature. ZDHC supervisiona l’implementazione del programma Roadmap to Zero, un’iniziativa di collaborazione di vari brand della moda e dello sportswear, di fornitori di prodotti chimici, di manifatture tessili e conciarie e di laboratori, uniti per ridurre l’impronta chimica dei settori industriali del tessile e della pelle. ZDHC nasce nel 2011 quando Greenpeace lancia la sua campagna Detox, sfidando i marchi leader nel settore della moda a impegnarsi pubblicamente a ridurre a zero gli scarichi di sostanze chimiche pericolose entro il 2020.
Abbiamo subito risposto a tale chiamata decidendo di spostare l’approccio del settore dal problema delle sostanze pericolose contenute nel prodotto finale, alla gestione della chimica di input e così abbiamo creato strumenti e soluzioni per eliminare gradualmente la chimica pericolosa dalle catene di approvvigionamento. Con l’implementazione congiunta da parte dell’industria del framework di ZDHC stiamo generando un impatto collettivo sui nostri obiettivi finali che sono un’acqua più pulita, un’aria più pulita e produzioni più sicure. Il nostro intento è quello di allineare i nostri stakeholders basati in importanti aree di produzione, come l’Italia, allo scopo di snellire ulteriormente gli sforzi nel guidare catene di fornitura prive di sostanze tossiche.
La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti – SSIP è parte di questo network e la sua esperienza nella lavorazione della pelle, insieme a una profonda conoscenza del processo, sia a umido che di rifinizione, supportata da seri studi scientifici effettuati negli anni, offre dei plus che agevoleranno sicuramente l’ulteriore sviluppo del programma di ZDHC lungo la filiera conciaria. Gli sforzi di implementazione congiunti di ZDHC per guidare l’impatto in modo collaborativo rappresentano il più importante valore aggiunto apportato da ZDHC. Dall’esperienza passata, sappiamo che le singole iniziative hanno ancora una portata limitata ed è molto probabile che creino confusione lungo le loro catene di approvvigionamento per quanto riguarda gli standards proposti.
Unendo le forze, stiamo ora allineando il settore tessile e conciario per adottare un approccio al chemical management unificato. Un’altra parte del nostro viaggio è incoraggiare i conciatori ad assumersi la responsabilità nell’implementazione del sistema di gestione chimica sostenibile di ZDHC, piuttosto che limitarsi a soddisfare i requisiti dei clienti e dei marchi. Noi pensiamo che tutti nella moda possono creare un impatto. Dai professionisti della comunicazione, ai consumatori stessi che possono decidere di acquistare solo in modo consapevole e sostenibile.
I brand che prendono a cuore le esigenze della prossima generazione iniziano, con l’educazione dei loro designer, a scegliere materiali e applicazioni sicuri, biodegradabili e meno inquinanti, e questo riguarda anche la pelle. Il nostro messaggio principale alla nuova generazione di tecnici che lavorano nel mondo della pelle è di considerare la lavorazione della pelle in modo olistico, partendo da una gestione chimica sostenibile lungo l’intera catena del valore. In questo modo è possibile avere un impatto positivo su molti argomenti urgenti come la biodiversità, il cambiamento climatico, le risorse idriche, la salute e la sicurezza dei lavoratori insieme al benessere
delle persone in generale.
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