Dopo la concia e prima della lavorazione dell’articolo finito, la pelle viene immagazzinata presso l’azienda conciaria, ovvero presso un commerciante di pelli o anche presso depositi di materie prime delle aziende manifatturiere.

Sulla base dell’attività di consulenza tecnica che la SSIP esplica in materia di prevenzione dei difetti in conceria e negli articoli in pelle, riportiamo di seguito alcune indicazioni utili per un corretto stoccaggio delle pelli finite onde evitare la comparsa di problematiche, talvolta di difficile risoluzione. Il magazzino del finito è generalmente un locale provvisto di scaffalature adatte a disporvi le pelli confezionate in pacchi separati per tipo, scelta e colore.

 

In tali ambienti dovrebbero essere evitati, per quanto possibile, fluttuazioni estreme di temperatura e continui sbalzi di umidità in quanto ciò favorisce l’insorgenza di alcune tipologie di difetti (viraggi di colore, migrazioni, efflorescenze, etc.). Se l’umidità è troppo bassa, invece, la pelle può diventare fragile e dura e ciò potrebbe comportare l’insorgenza di fenomeni di screpolatura; d’altro canto, se l’umidità dell’aria risultasse troppo elevata e/o la circolazione dell’aria insufficiente, esiste il rischio di formazione di muffe con la conseguente emanazione di cattivo odore. In ogni caso, l’area di stoccaggio della pelle dovrebbe essere mantenuta pulita e anche libera da parassiti.

Il controllo della temperatura e dell’umidità è consigliato anche per preservare le caratteristiche merceologiche principali (colore, tatto, elasticità e morbidezza) delle pelli immagazzinate; pertanto, è opportuno che la pelle sia conservata in ambienti ben ventilati e non troppo asciutti, ad una temperatura compresa tra 15 °C – 25 °C ed un’umidità relativa compresa tra il 45% U.R. e 70% U.R. Per un buon controllo delle condizioni climatiche degli ambienti si può utilizzare un dispositivo di misurazione (termoigrometro ambientale) da posizionare in modo tale da ottenere una buona lettura dell’aria. Laddove non si riescano a garantire le condizioni climatiche ottimali, ad esempio in zone in cui le umidità risultano troppo elevate o viceversa troppo basse, si possono collocare sistemi di condizionamento adatti a mantenere le condizioni di temperatura ed umidità impostate.

 

Un altro requisito importante per evitare l’insorgenza di difetti è quello di verificare che gli ambienti e la disposizione delle pelli sia tale da evitare l’esposizione diretta alla luce solare per evitare cambiamenti di colore o fenomeni di invecchiamento artificiale. Per quanto riguarda il posizionamento delle pelli, per minimizzare il rischio di condensa nei pacchi di pelle ed i conseguenti surriscaldamenti con possibile formazione di macchie e/o formazione di muffe o degradazioni, le pelli non devono mai essere conservate direttamente su pavimenti in cemento ma ad almeno a 10 cm da terra, così come eventuali accatastamenti di pelli dovrebbero avere altezza massima di 50-60 cm.

 

E’ altresì importante non stoccare a contatto diretto pelli di colore diverso insieme per evitare il trasferimento di colorante e/o di fibre di pelle di colore diverso dal lato carne. La pelle deve essere conservata il più distesa possibile per evitare la formazione di rughe; anche nel caso di immagazzinamento in rotoli, la predisposizione di questi ultimi deve essere effettuata previa adeguata distensione delle pelli. Un’ultima variabile da considerare è il tempo di conservazione. Normalmente, la capacità del magazzino delle pelli finite dipende dalla quantità massima di prodotto che si prevede di dover conservare prima di consegnarlo agli acquirenti. In linea generale, è conveniente, per il materiale pelle, prevedere un elevato indice di rotazione del magazzino al fine di limitare i tempi di giacenza media, soprattutto se non si riescono a garantire tu tutte le condizioni ottimali di stoccaggio sopra elencate.

 

 

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

Dott. Gianluigi Calvanese  

Responsabile Area Laboratori e Servizi alle Imprese  
g.calvanese@ssip.it   

Per. Ch. Roberta Aveta

r.aveta@ssip.it

 

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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