Monitoraggio e misurazioni, come rispettare i requisiti SGQ. Verifica di una bilancia

 

Lo sviluppo organizzativo delle aziende di settore è sempre più correlato all’implementazione di sistemi di gestione della qualità. Nelle nuove versioni delle norme, tutti i SGQ di organizzazione o specifici condividono la stessa struttura di alto livello e tutte includono requisiti sui “monitoraggi e le misurazioni”. Ciò non solo per quanto concerne le certificazioni da organismi di normazione, ma anche in schemi di settori come LWG o la Tracciabilità del prodotto. Facendo riferimento alla ISO 9001:2015, il paragrafo 7.1.5 prescrive che le organizzazioni debbano stabilire le risorse necessarie al mantenimento delle strumentazioni di misura, garantendo che esse siano tarate o verificate ad intervalli specifici. La scelta delle tarature e delle verifiche metrologiche deriva da un’analisi dei rischi interni che può prediligere le verifiche intermedie interne anziché una taratura, sempre e comunque utilizzando materiali di riferimento con riferibilità metrologica, ovvero dotati di certificato di taratura LAT.

Per verificare l’effetto delle differenti condizioni climatiche, sono state effettuate alcune prove comparative tra pelli di piccole dimensioni condizionate per 48 ore nelle due condizioni di riferimento più diffuse: 20/65 e 23/50. I dati preliminari hanno mostrato che, in effetti, esiste differenza che, se pur sensibile, è del medesimo ordine di grandezza dell’errore consentito. Nella tabella sottostante sono riportati i dati dei valori medi su 10 misure di pellami precondizionati nelle due atmosfere con prove eseguite con macchine a rulli (Tipo A conforme alla ISO 19076). Accanto agli scarti percentuali in termini di area, sono stati riportati quelli di massa che sono rappresentativi dell’umidità assorbita dal cuoio nel passaggio da un’atmosfera all’altra.

Le verifiche metrologiche, infatti, sono attività di controllo meno complesse ed onerose delle tarature. Una buona prassi di verifica metrologica associata ad una corretta gestione e manutenzione delle macchine può anche allungare di molto l’intervallo di taratura di un dispositivo. Ad ogni modo, qualunque sia lo schema di certificazione, in sede di verifica gli auditor richiedono sempre se ci sono strumenti che hanno impatto sul prodotto o sul servizio offerto, come viene garantito il monitoraggio della riferibilità degli stessi e qual è il requisito di accuratezza che deve essere rispettato per poter dire che uno strumento è conforme.

Nel settore conciario, fatta eccezione per le aziende più strutturate dotate di laboratori interni, nella maggioranza dei casi ci si riferisce a termometri di processo o per gli ambienti, bilance e macchine a misurare. Nel seguito si descriverà un esempio di verifica metrologica di una bilancia tecnica. Innanzitutto devono essere disponibili i campioni di riferimento, ovvero delle masse campione a valore noto dotate di certificato LAT (laboratorio di taratura accreditato ISO/IEC 17025). Le masse devono avere un valore simile a quello per il quale la bilancia sarà usata; generalmente si considera una serie di masse in modo da coprire l’intero campo di misura (es. 100, 500 e 1.000 grammi). La procedura di verifica metrologica può quindi prevedere quanto segue:

a)   Ogni misura va eseguita spegnendo, riaccendendo ed effettuando la tara a vuoto dello strumento.

b)   Effettuare 3 misure rispettivamente con masse da 100, 500 e 1.000 grammi.

c)    Calcolare la media delle 3 misure e confrontarla con il valore riportato nei certificati LAT.

 

A tale verifica può essere associata quella di eccentricità che prevede la ripetizione con solo una massa campione (e. 500 g) della misura in posizioni a croce rispetto al centro del piatto e che può prevedere 4 misure eccentriche rispetto al centro del piatto e secondo una disposizione a rombo. L’errore di accuratezza è definito dalla differenza dalla media dei valori letti con lo strumento con il valore nominale delle masse.

La verifica ha esito positivo se tutti i valori approssimati a rispettano il requisito di riferimento. Ad esempio, nel caso di bilance tecniche dei nostri laboratori viene richiesta una accuratezza di 0,01 grammi ovvero il valore che va confrontato con lo scarto sopra calcolato per tutto il campo di misura.

 

 

 

 

A cura di 

Ing. Rosario Mascolo – Coordinatore Tecnico-Scientfico Dipartimento Sviluppo Prodotto

 

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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