Caratteristiche eco-tossicologiche di pelli per automotive

 

Con il regolamento REACH è stato introdotto un sistema integrato per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione in materia di sostanze chimiche, in particolare nell’allegato XVII vengono descritte tutte le restrizioni per quanto riguarda le singole sostanze con i rispettivi valori limite.

Per quanto riguarda le caratteristiche eco-tossicologiche le pelli per automotive sono soggette alle medesime restrizioni e vincoli legislativi di tutti gli articoli in cuoio. Le restrizioni legislative vanno divise in dirette, ovvero quelle riferite al prodotto cuoio, ed indirette vale a dire restrizioni imposte dalla legislazione sui prodotti chimici o formulati utilizzati per la produzione conciaria, ed in molti casi questi ultimi sono richiamati nei PRLS o MRLS o nelle etichette ecologiche.

Per le etichette ecologiche il più noto è il marchio tedesco “Blue Angel”, sviluppato con il patrocinio del Ministero dell’ambiente, della conservazione della natura e sicurezza nucleare che risulta titolare dell’etichetta. I requisiti richiesti sono simili al REACH, con delle variazioni sui valori limite, tabella 1

Inoltre, per il mercato automobilistico è molto alta l’attenzione alla qualità dell’aria dell’interno dei veicoli VIAQ (Vehicle Interior Air Quality) essendo presenti in alcuni paesi specifiche restrizioni sulle sostanze volatili emesse dai componenti costituenti l’abitacolo dei veicoli, come la Corea del Sud, la Cina ed il Giappone (tabella 5).

La Corea è stato uno dei primi paesi a definire requisiti sui VOC con la pubblicazione del ‘’Newly Manufactured Vehicle Indoor Air Quality Managment Standard’’ nel quale vengono posti dei limiti per sette sostanze: formaldeide, benzene, toluene, etilbenzene, xilene stirene ed acroleina. Inoltre, viene descritto un metodo di prova specifico per determinare l’effettivo livello di emissioni.

L’associazione di categoria dell’industria automobilistica giapponese JAMA ha introdotto nel 2005 gli standard sulla qualità dell’aria che limitano le emissioni all’interno delle automobili.

Infine, il GB/T 27630 introdotto dalla Cina va in una direzione simile a quella di JAMA ma differisce per i valori prescritti.

 

 

La problematica principale nell’analisi dei VOC è legata ai differenti metodi di prova per la loro quantificazione. Le differenze sono sostanziali non solo per quanto riguarda le modalità di campionamento (tempi e ausiliari), ma anche per le condizioni ambientali (temperatura di estrazione). Ciò rende i risultati ottenuti con tutte le metodiche non confrontabili. Per tale motivo, al di là dell’obbligo di conformità ai requisiti legislativi di cui sopra, le case automobilistiche hanno sviluppato propri metodi di caratterizzazione, rendendo ancor più complicato ed oneroso per i produttori di pelle fornire la compliance a tutti capitolati e per tutti i mercati. In tabella 3 sono riassunti in alcuni metodi di prova di per la caratterizzazione dei VOC.

 

 

Infine, le fonti di VOC sono diverse e possono variare da conceria a conceria, rendendo difficile e complesso trovare un’unica soluzione. La concentrazione di tali sostanze dipende dal tipo di pelle grezze, dai prodotti usati e dall’intero processo di produzione, dimostrando che si possono ottenere risultati ampiamente diversi da un produttore all’altro.

 

Bibliografia

  • ISO 12219-1:2012: Interior of air road vehicles. Part 1: whole vehicle test chamber- specification and method for the determination of volatile organic compound in cabin interior;
  • Low-Emission Upholstered Furniture DE-UZ 117, BLUE ANGEL, The German Ecolabel;
  • Restricted substances in leather, TFL Eco Guidelines;
  • VDA 276: Determination of organic emissions from automotive interior components via 1m 3 test chamber;
  • VDA 277: Non-metallic automotive interior materials – determination of emission of organic compounds (headspace);
  • VDA 278: Thermal Desorption Analysis of Organic Emissions for the Characterization of Non-Metallic Materials for Automobiles;
  • Minimizing VOC and acetaldehyde, Volker Rabe, International leather marker, Gennaio-Febbraio, 2019.

 

 

 

A cura di

dott. Francesco De Piano

Tecnologo di Ricerca 

 

Pubblicato il: 5 dicembre ore 16

 

 

La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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