Gli strumenti per la filiera dell’innovazione conciaria: l’impegno della SSIP per accorciare la distanza tra Ricerca e Impresa

A cura di Claudia Florio, Responsabile Scientifico Programma Open Innovation “LIC 2025”

Articolo comparso su CPMC – n.2/2022

 

Una dinamica articolata e complessa, quella che sottende l’evoluzione tecnologica di una filiera produttiva imponente, per numero di imprese e valore della produzione, come quella conciaria; dinamica che tiene conto della necessità di bilanciare esigenze di tradizione e innovazione, che costituiscono i contorni entro i quali fluttua, evolvendosi, la moderna filiera del cuoio.
Se da un lato, le conoscenze di base rappresentano fondamenta concettuali imprescindibili per l’evoluzione della tecnologia nei campi più disparati, va d’altra parte considerato che il mutevole quadro delle tendenze dei settori moda, design, automotive, cui gli articoli in cuoio sono destinati, congiuntamente ai progressivi fabbisogni di sostenibilità, rendono quanto mai necessario il coinvolgimento delle imprese, già nella primissime fasi di pianificazione delle attività di ricerca applicata di interesse per il settore.

 

Come Organismo di Ricerca nazionale di riferimento per il settore, la Stazione Sperimentale, ha incarnato fin dalla sua costituzione il ruolo di attore di raccordo tra i due mondi (ricerca e impresa), contribuendo a semplificare ed accorciare la filiera dell’innovazione, mettendo in campo i più disparati strumenti volti a rafforzare i meccanismi di rete e cooperazione scientifica
lungo la filiera stessa; dalle attività volte a valorizzate il capitale umano delle imprese, attraverso piani di formazione duale ed
altre iniziative mirate di trasferimento di conoscenza, alla predisposizione di un piano di ricerca costruito a valle una capillare
raccolta di fabbisogni aziendali, al fine di mettere a disposizione del settore un’offerta tecnologica, nel complesso, completa e
multidisciplinare. In tempi recenti, inoltre, nell’ottica di favorire ulteriormente lo sviluppo di settore, è stata anche avviata una più puntuale mappatura delle offerte tecnologiche derivanti dalle risorse e infrastrutture dell’istituto e messe a sistema con quelle derivanti dalla collaborazione con il proprio partenariato accademico e di ricerca, con identificazione del relativo grado di maturità, in modo da identificare i risultati trasferibili più rispondenti alle altrettanto puntuali esigenze delle imprese. Inoltre, al fine di rafforzare la rete scientifica di settore, sono stati recentemente individuati dalla SSIP ulteriori strumenti potenzialmente
utili, come l’attivazione di programmi di Open Innovation e di iniziative volte a favorire la partecipazione congiunta dei diversi attori di filiera a Progetti finanziati; in tal senso, alcune opportunità di finanziamento, anche derivanti dal PNRR o da altre iniziative comunitarie, possono costituire difatti degli strumenti che non rappresentano solo una mera fonte di finanziamento, ma anche una occasione di aggregazione tra imprese, favorendo reti scientifiche eterogenee ed interdisciplinari, nell’ambito delle quali andrebbero ad accorciarsi non solo le distanze tra il mondo accademico e di ricerca e quello delle imprese, ma potrebbero scaturire proficue sinergie e meccanismi di simbiosi tra le imprese stesse. Nelle pagine che seguono, alcuni esempi
di risultati scientifici ottenuti nell’ambito di progetti, sia promossi internamente dalla SSIP che co-finanziati, evidenziano la trasversalità dei temi trattati e delle tecnologie trasferibili alle imprese, maturate proprio in ragione delle azioni di rete avviate tra università, organismi di ricerca, aziende, consorzi di depurazione ed altri soggetti pubblici e privati in grado di mettere a sistema le proprie conoscenze e competenze sui topic di principale interesse strategico.

 

Le tematiche affrontate ed il lavoro svolto negli ambiti individuati hanno consentito di sviluppare approcci tecnologici potenzialmente in grado di determinare un’evoluzione del settore, in materia di sviluppo di tecnologie sostenibili per il trattamento ed il recupero degli scarti; di sviluppo di formulati per l’innovazione e la funzionalizzazione dei cuoi; di sviluppo di approcci analitici avanzati per la caratterizzazione di concianti naturali e sintetici; di sviluppo di tecnologie abilitanti per il controllo e l’efficientamento di processo, nonché per il monitoraggio delle caratteristiche di qualità dei prodotti. Tali tematiche, che saranno trattate nei seguenti lavori, intercettano peraltro le principali line di ricerca dalla SSIP, individuate come traiettorie portanti per sostenere l’evoluzione tecnologica della filiera, e rappresentano un terreno di confronto costantemente alimentato dal dibattito con la comunità scientifica di settore, a livello nazionale ed internazionale.

 

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La mostra “La Casa del Guanto” sarà visitabile presso il Museo della Moda di Napoli – Fondazione Mondragone dal 19 gennaio al 12 marzo 2024.

 

Per info e prenotazioni: https://museodellamodanapoli.com/

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