Aggiornamento della UNI EN ISO 3377-1 “Determinazione del carico di strappo”
In occasione della riunione della commissione tecnica nazionale UNI CT/013 “Cuoio, Pelli e Pelletteria”, tenutasi lo scorso 15 dicembre 2022, la Stazione sperimentale ha proposto la revisione del metodo ISO 3377-1. La norma è essenziale in tutte le specifiche tecniche di settore per quasi tutte le destinazioni d’uso del cuoio: dalla guanteria napoletana all’automotive, dal cuoio per suole agli articoli di pelletteria. La revisione è stata richiesta per garantire un corretto prelievo dei campioni anche su pelli di piccole dimensioni; quando si parla di pelli per guanteria o abbigliamento, infatti, possono essere utilizzate pelli di dimensioni inferiori ai 50 decimetri quadrati come nel caso dell’agnello. Per tali pellami la zona di prelievo dei provini da testare può essere rappresentata da aree tra i 10 ed i 15 centimetri di lato che, quindi, possono non garantire la numerosità campionaria richiesta dal metodo di prova.
La ISO 3377-1, infatti, prescrive un prelievo di almeno 3 provini di dimensioni minime pari a (70 x 40) mm nelle due direzioni di campionamento; per pelli piccole è evidente l’impossibilità di garantire tale numerosità, anche prelevando da entrambe le aree del dorso della pelle.
Per ovviare a quanto sopra, sono state eseguite alcune serie di prove con dimensioni inferiori, ma mantenendo la lunghezza di propagazione dello strappo invariata, ovvero pari a 20 mm. Sono state effettuate prove comparative su 5 campioni differenti prelevati in direzione longitudinale con provini standard e di dimensione ridotta di (50 x 30) mm. I risultati mostrati in tabella dimostrano l’equivalenza dei valori ottenuti con le due tipologie di provino, giustificando, quindi, la richiesta della dell’introduzione di quelli di dimensioni ridotte.
Infine, verrà richiesta anche una modifica sulla risoluzione l’espressione dei risultati. La ISO 3377-1, infatti, prescrive un’approssimazione dei valori di carico di strappo a 0,1 newton per dinamometri di classe inferiore a 2 secondo ISO 7500-1 e che potrebbe non essere garantita in tutto il campo di misura della prova.
A cura di
Ing. Rosario Mascolo – Coordinatore Tecnico-Scientfico Dipartimento Sviluppo Prodotto